Apple Pay è stato lanciato nel 2014 negli Stati Uniti e, dopo essere stato rodato in 15 differenti Paesi, finalmente arriva anche in Italia. Avreste mai immaginato, qualche anno fa, che il vostro iPhone potesse diventare una carta di credito? Ebbene, lo strumento che sembrava essere dedicato esclusivamente alle chiamate è magicamente diventato un portafoglio digitale.
Il ritardo dell’arrivo della nuova tecnologia in Italia sembra essere dovuto alla lenta diffusione dei POS Contactless, che nel “Bel Paese” raggiunge attualmente una percentuale del 50% (1 milione di POS circa).
Sarà sempre meno frequente, quindi, vedere qualcuno estrarre la carta dal portafoglio davanti ad una cassa per saldare il conto del ristorante. E sarà sicuramente un successo anche qui, visto che nei Paesi che hanno già adottato il sistema l’utilizzo del servizio è aumentato quasi del 500%. In Italia si prevede che molti dei 30 milioni di smartphone con tecnologia NFC diventino presto dei portafogli digitali.
Gli utilizzi sono principalmente due:
- avvicinando lo smartphone ad un POS Contactless e autorizzando il pagamento attraverso il lettore di impronta digitale (iPhone 6 o superiore o Apple Watch)
- attraverso le applicazioni che consentono di caricare le carte rilasciate dai vari istituti
Ma come posso procedere per ottenere il servizio “Apple Pay”?
Richiedo la carta, e una volta emesso lo strumento di pagamento la banca crea un account numerato e crittografato che viene memorizzato da Apple attraverso un chip certificato. Il numero è univoco per lo smartphone e per ogni carta aggiunta sullo stesso, e non viene archiviato né su iCloud né sui server dell’azienda di Cupertino. Quando si paga, avvicinando il telefono al POS Contactless, il chip creato da Apple comunica al dispositivo il numero di account e un codice di sicurezza, ed il gioco è fatto.
Un sistema sicuro, semplice ed intuitivo e con un elevato grado di privacy.
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Pierluigi Santacroce
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