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Cybercrime: sai come difenderti?

Cyber Security

Può sembrare strano che un consulente finanziario tratti questo argomento, ma si tratta di spiegare come difendere il proprio patrimonio da attacchi esterni, il cosiddetto CYBERCRIME,  e quindi mi presto volentieri. Da poco tempo è entrata in vigore la “GDPR” (General Data Protection Regulation), e tanti di noi hanno ricevuto decine di mail in questi giorni che ci avvertivano della sua entrata in vigore. La normativa tende a migliorare la sicurezza ma è comunque necessario adottare alcune regole che, personalmente, ho ottenuto leggendo un vademecum del Ministero della Difesa.

La prima cosa da segnalare è che non vi è alcuna garanzia che non si possa vedere “rubata” la propria identità, ed il canale principale su cui si può verificare un furto di questo tipo è senza dubbio la rete.

Ma avevo promesso dei consigli, quanto meno per rendere meno agevole la vita ai criminali, e quindi eccoli:

  • Prima di fornire dati cosiddetti “sensibili” ad una azienda accertiamoci della sua reputazione e nel caso di un sito web appuriamo la veridicità dello stesso (un sito “https”, per esempio, è più sicuro)
  • Manteniamo aggiornati i nostri antivirus e/o i nostri firewall e facciamo scansioni periodiche
  • Usiamo correttamente le nostre password e cambiamole con frequenza
  • Bisogna porre attenzione ai dati inseriti sulle varie piattaforme, chi viola le regole raccoglie informazioni da fonti diverse e le unisce per rubare un’ identità più vicina possibile a quella vera
  • Relativamente alle proprie policy di sicurezza, accertiamoci che si possano controllare, sia online  che via telefono
  • Ultima, ma che riguarda i nostri averi e quindi il tema dell’articolo, controlliamo con frequenza il nostro conto corrente e segnaliamo tempestivamente eventuali discrepanze alla banca della quale siamo clienti.

Ci sono istituti che prevedono degli alert, per esempio sul proprio device attraverso le applicazioni, in caso di operazioni sospette o inusuali ma il consiglio è quello di controllare personalmente il proprio conto corrente periodicamente. Le operazioni più usate dai “cybercriminali” e che vanno monitorate sono:

  • inusuali o inaspettati accrediti e prelievi
  • ricezione di fatture di servizi mai sottoscritti
  • mancato funzionamento delle carte appoggiate al conto
  • mancata ricezione di fatture o attestazioni di pagamento

Ma se succedesse, cosa bisogna fare in caso di furto di identità?

Occorre per prima cosa bloccare tutte le carte di credito e tutti i conti correnti sui quali si è scoperto il furto e contattare l’ufficio antifrode o di sicurezza della banca con cui si intrattengono i rapporti. Contattare le aziende che hanno emesso le carte oggetto di furto e gli esercizi dove le stesse vengono maggiormente usate. Far seguire, per ogni contatto effettuato, una lettera raccomandata (verba volant, scripta manent) con ricevuta di ritorno.

Prevenire è meglio che curare!

Pierluigi Santacroce

Autore
Pierluigi Santacroce Consulente Finanziario -"La mia esperienza in ambito finanziario ebbe inizio nel luglio del 1990 quando ricevetti il mio primo mandato di consulente finanziario da una società di intermediazione finanziaria. Nella mia trentennale esperienza ho svolto attività manageriali e di consulenza finanziaria in Italia e all'estero ed ora, in qualità di Private Banker e Group Manager di San Paolo Invest - Fideuram Intesa San Paolo Private Banking, offro ai miei clienti una qualitativa Consulenza e Tutela Patrimoniale."-

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