La decisione di scrivere un articolo sull’argomento eredità mi è sembrato evidente e spontaneo, dopo gli incontri di questa settimana. Non si è trattato di convegni formativi sul tema, ma di colloqui con famiglie che, dopo una chiacchierata informale con me, hanno deciso di affrontare di petto la questione.
In questi casi io faccio da “agevolatore“, preferisco che il cliente affronti l’argomento con uno specialista e poi, a soluzione individuata, decida con me come suddividere il patrimonio mobiliare in armonia con i propri desideri. L’esperienza di Benessere Patrimoniale aiuta le sinergie; non crediamo ai tuttologi e sosteniamo che un gruppo di professionisti preparati possa supportare meglio le esigenze che le persone, di volta in volta, devono risolvere. Per cui, mentre un esperto dell’area legale si occupa di destinare secondo desiderio le risorse da scrivere in un successivo testamento “Ad Hoc”, io mi occupo subito dopo di dividere le risorse rispettando il volere della famiglia.
La settimana scorsa ho incontrato con Riccardo De Caria, l’esperto legale del progetto, un paio di nuclei famigliari decisi a risolvere il problema. Un consulente sa proiettare il problema che si presenterà in futuro e riesce ad identificare le questioni spinose legate alla famiglia e al patrimonio. E’ più difficile per una persona, invece, concentrarsi su questi aspetti e pensarci per tempo, perché più le cose sono lontane e meno sono chiare. E quando c’è poca chiarezza negli obiettivi, si tende a rinviare le decisioni.
Le scelte che decido di fare oggi, in tema di eredità, condizionano quello che lascerò ai miei eredi un domani.
Vi siete mai chiesti come il vostro patrimonio passerà di mano? Per esempio:
- A chi andrà?
- Con quali percentuali?
- A quali condizioni?
- Con quale trattamento fiscale?
- Etc…
Lasciare tutto al caso, o decidere personalmente quali saranno i beneficiari di ciò che in vita ho costruito con fatica e sacrificio?
Il lieto fine della storia in questi incontri, penso di poter parlare anche a nome di Riccardo, è vedere il viso soddisfatto delle persone dopo aver affrontato il problema con estrema chiarezza. La stretta di mano più vigorosa del solito, segnale dell’appagamento personale. La sensazione personale di aver intuito la soluzione personalizzata , calibrata in base alla situazione famigliare.
Momenti come questi, mi fanno amare ancor di più la mia professione, sentirsi utili e al servizio degli altri mi restituisce una grande soddisfazione.
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