Nel mio ultimo articolo (leggi qui) ho illustrato la “Teoria del Prospetto” e i corollari che la compongono, ma esistono delle contromisure adottabili per correggere i comportamenti distorti o non corretti. E’ noto che percezione e realtà spesso non combaciano tra di loro ed è quindi difficile prendere decisioni. Capita, per esempio, di correlare stati d’animo del momento con eventi che capiteranno più in là nel tempo e quando lo facciamo, naturalmente, sbagliamo!
In poche parole, prendiamo decisioni finanziarie in base a situazioni ed esigenze attuali senza considerare che nel futuro avremo esigenze diverse in situazioni mutate. Di conseguenza, per esempio, capita di disinvestire o investire denaro senza tenere conto degli obiettivi di lungo periodo che, per antonomasia, sono sempre i più importanti.
Capita quotidianamente di parlare con giovani trentenni che non riescono ad immaginare quali saranno le loro esigenze a 70 anni, non riescono a focalizzarle e perciò considerano, risparmiare per la loro pensione, addirittura astratto.
Ma, così come il pessimismo, anche il troppo ottimismo può essere pericoloso perché può far sottovalutare i rischi e sopravvalutare le possibilità di guadagno. Una buona pianificazione finanziaria richiede un giusto bilanciamento tra ottimismo e realismo. E’ necessario ipotizzare periodi buoni e meno buoni (normali sui mercati finanziari), darsi il giusto tempo e fare attenzione a quel che succede.
Un ultimo aspetto da tenere in considerazione è l’ansia, che è la ragione di questa ricerca attuale del “breve termine”. prendere decisioni finanziarie in base alle notizie giornaliere che ci travolgono non aiuta gli obiettivi a lungo termine (quelli più importanti). Un investitore poco ansioso non si lascia influenzare dai movimenti di breve del mercato e non compra sui rialzi vendendo sui ribassi. Non guarda ogni giorno il valore dei propri fondi o del proprio titolo.
Per i risparmiatori più ansiosi può essere utile l’aiuto di un professionista che ricopra il ruolo di “attenuatore” delle preoccupazioni e che riporti ad uno stato razionale ciò che le emozioni ci fanno percepire in maniera diversa. Naturalmente è necessario che lo faccia con dati oggettivi e per questo, come sempre, occorre che sia competente e preparato.
Ricapitolando, ecco le contromisure:
- Occorre concentrarsi sugli obiettivi finanziari di medio-lungo periodo
- Bisogna essere ottimisti ma non troppo, un pò dì razionalità consente di prevenire rischi eccessivi
- Non giova essere ansiosi, si rischia di perdere soldi stando “alla finestra” in attesa di qualcosa che non arriverà mai (Es. Il momento perfetto per investire)
- Potrebbe essere d’aiuto affidarsi ad un professionista che faccia da “cuscinetto” nelle fasi più complesse di mercato
Nel prossimo articolo parlerò di “Inflazione”, se vuoi conoscere meglio l’importanza di questo fattore… non perderlo!
Pierluigi Santacroce