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Protezione: scegliere bene gli alleati per difendersi!

Protezione

Nell’articolo precedente (leggi qui) ho scritto di quanto sia importante la protezione in vista di una corretta pianificazione finanziaria. In questo, desidero approfondire gli strumenti e le analisi preventive da fare, cercando di dare spunti al lettore su come individuare e scegliere bene gli alleati per tutelarsi al meglio.

Vediamo, prima di tutto, di quali risorse necessitiamo e cosa ponderare bene prima di sottoscrivere una polizza assicurativa:

  • Le società assicurative
  • La durata delle coperture
  • La corretta selezione dei rischi
  • La congruità delle coperture
  • Le forme di assicurazione
  • La ripartizione dei rischi tra individuo e collettività

Le società assicurative – Si basano su principi mutualistici, cioè consentono a molti individui di mettere in comune i rischi più disparati con altri. Il beneficio è trarre vantaggio della legge dei grandi numeri, essere coperti per cifre molto più grandi di quelle di cui disponiamo facendo un piccolo sforzo in termini di accantonamento.

La durata delle coperture – Il costo delle coperture è strettamente legato alla durata delle stesse, per cui limitare la protezione al tempo necessario dell’esigenza è fondamentale. Definendo bene la durata si ottengono maggiori somme assicurate a fronte di un uguale versamento.

La corretta selezione dei rischi – Il consiglio è quello di limitarsi a coprire i rischi più importanti. Evitare, per esempio, di mettere soldi sulle polizze per “inabilità temporanea” (molto costose e poco efficaci) e destinare cifre più significative per tutelarsi su invalidità e premorienza, grandi interventi sanitari e perdita di autosufficienza.

Congruità delle coperture – Un valido esempio per spiegare il concetto sono le coperture sui mutui; le somme assicurate diminuiscono all’avvicinarsi della scadenza finale del debito. Se un capofamiglia desidera tutelarsi per il caso di premorienza a vantaggio di un figlio fino a che egli non ha raggiunto l’età per sostenersi economicamente, cosa farà? Sottoscriverà un contratto in cui le somme assicurate diminuiscano man mano che il traguardo è prossimo, diminuendo anche lo sforzo economico sostenuto.

Le forme di assicurazione – E’ compito del consulente conoscerle, non del risparmiatore. Termini quali “a nuovo“, “a valore intero“, “a primo rischio” sono difficilmente conosciuti e comprensibili all’utente finale. Il professionista deve saper spiegare e proporre le migliori soluzioni in base alle reali necessità di chi le richiede.

La ripartizione tra individuo e collettività – Esistono rischi diversi, quelli che si possono gestire e altri che si devono trasferire. Per questo, sono state pensate le franchigie; un parte del rischio, insomma, rimane in capo a chi sottoscrive la copertura e le franchigie evitano che si impieghino denari per danni di piccola entità. Questo consente una concentrazione del premio sui rischi che il singolo individuo non potrebbe gestire da sé.

Pierluigi Santacroce

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Autore
Pierluigi Santacroce Consulente Finanziario -"La mia esperienza in ambito finanziario ebbe inizio nel luglio del 1990 quando ricevetti il mio primo mandato di consulente finanziario da una società di intermediazione finanziaria. Nella mia trentennale esperienza ho svolto attività manageriali e di consulenza finanziaria in Italia e all'estero ed ora, in qualità di Private Banker e Group Manager di San Paolo Invest - Fideuram Intesa San Paolo Private Banking, offro ai miei clienti una qualitativa Consulenza e Tutela Patrimoniale."-

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