Nel risparmio, come nelle decisioni quotidiane, la mente ricopre un ruolo importante. La finanza comportamentale è in grado di spiegarlo concretamente.
La finanza comportamentale studia i meccanismi mentali che condizionano le scelte, in tema di risparmio, delle persone. Che sia una cosa seria, lo dimostra il fatto che nel 2002 il Premio Nobel per l’Economia venne assegnato all’israeliano Daniel Kahneman. Inizialmente lo studioso, insieme al collega Amos Tversky, si era concentrato sul comportamento dei militari che, in guerra, erano in condizioni di incertezza ma in seguito le sue ricerche spaziarono in ambiti diversi. Kahneman posò le sue attenzioni sulle scelte finanziarie delle persone.
Una rivoluzione culturale
Le discipline precedenti agli studi si basavano sul fatto che la mente, e di conseguenza gli individui, si comportassero in maniera razionale (“Homo Economicus”). Gli errori umani venivano sempre catalogati come “danni emotivi”, causati appunto dall’emotività.
La finanza comportamentale ha identificato e portato alla luce molti dei meccanismi mentali che portano gli individui a compiere scelte incoerenti con le loro reali necessità.
Essere consapevoli
Conoscere, anche in maniera superficiale, i comportamenti comuni del modello Kahneman può rappresentare un primo passo verso la consapevolezza del tipo di risparmiatore che siamo. Essere coscienti dei propri limiti da investitore è molto importante: essere vittime del timore di perdere soldi è diverso dal desiderio di guadagnare molto.
Sono numerose le applicazioni pratiche che ci consentono di usare al meglio la nostra mente quando investiamo facendo uso delle regole della finanza comportamentale. E i primi che si sono applicati, hanno studiato e messo in pratica queste regole sono proprio i professionisti del risparmio. I consulenti finanziari e patrimoniali, come il sottoscritto, che hanno grandi responsabilità nello strutturare una corretta pianificazione finanziaria per i propri interlocutori.
Le distorsioni mentali
Daniel Kahneman le ha definite così: distorsioni mentali. La più nota e ricorrente è la “Teoria del Prospetto“, è da essa che prendono vita molte altre distorsioni. La “Teoria del Prospetto” definisce le diverse modalità che fanno compiere scelte incoerenti, o adottare comportamenti irrazionali, e lo illustra attraverso dei concetti precisi.
Nel prossimo articolo ne analizzeremo alcune, le più conosciute, per cercare di avere una spiegazione logica al nostro modo di pensare ed agire. Non perderlo!
2 commenti su “Risparmiare: anche la mente ha un suo ruolo”