#NOICISAREMO Il 19 Maggio 2016, presso lo splendido Palazzo Graneri della Roccia sede del Circolo di Lettori di Torino, si è svolta la presentazione della “Torino Fashion Week”. La “Sala Grande”, ispirata a quella dedicata alla dea Diana nella Reggia di Venaria Reale, ha riunito un folto numero di persone, tra le quali stilisti, giornalisti, fotografi, studenti, politici, sponsor e semplici curiosi. La settimana della moda torinese, battezzata così da Walter Dang, è un progetto pensato e realizzato da Claudio Azzolini, Luigi Silvestro e Luciano Zagarrigo, i soci fondatori dell’Associazione “TMODA”. L’idea nasce con un preciso obiettivo; restituire a Torino la sua immagine di città della moda creando un evento con un’identità assolutamente propria.
“La “Torino Fashion Week” vuole diventare la vetrina per la migliore produzione artigianale di stilisti emergenti.”
“POINTS OF VIEW”
Venendo alla presentazione dell’evento, gli interventi dei relatori, moderati dalla giornalista Barbara Odetto, sono stati tutti interessanti e caratterizzati da due aspetti fondamentali: il credo e la passione di chi esprimeva i propri concetti. Ho seguito con molta attenzione quello di Alessio Stefanoni, Responsabile CNA Federmoda, che ha fatto compiere a tutti i partecipanti un interessante viaggio a ritroso nella storia della moda torinese, ricordandone l’importanza manifatturiera e raccontando aneddoti sconosciuti a molti dei presenti.
“POINTS OF VIEW – EXHIBITION#1”
Alla conferenza è seguita poi una mostra-pilota nello “SPACENOMORE”, un piccolo locale nel cortile del palazzo, dove la stilista russa Marina Nekhaeva (foto a destra) ha esposto le sue originali creazioni e ha dato inizio ad un ciclo di mostre che vedranno esibirsi, a turno, gli stilisti selezionati della “Torino Fashion Week”. Ognuno di loro avrà uno spazio personale dedicato alla creatività ed ogni esposizione artistica sarà un racconto dello stilista. Inutile dire che le aspettative sono grandi e la voglia di emergere, mantenendosi “originali e unici”, sarà il vero propulsore per ogni partecipante.
Pierluigi Santacroce
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER PER RIMANERE AGGIORNATO